Cenni di anatomia

L’orbita è una cavità ossea, ha forma di una piramide quadrangolare con la base anteriore e l’apice posteriore, lunga approssimativamente 45-48 mm, larga 38-40 mm e alta 30-35 mm alla base (fig. 1). Il volume dell’orbita è di circa 32 cm³, di cui l’occhio ne rappresenta 8 cm³. La parete superiore (o tetto), concava, è costituita dalla porzione orbitale dell’osso frontale e dalla piccola ala dello sfenoide: la sua superficie endocranica, attraverso le meningi, prende rapporti con il lobo frontale, mentre quella endoorbitaria, nella sua porzione antero-mediale, presenta la fossetta trocleare (per l’inserzione della puleggia del m. grande obliquo) e nella sua porzione antero-laterale, la fossa della ghiandola lacrimale. Sul bordo orbitario superiore, tra il ⅓ interno e quello medio, si riconosce l’incisura sopraorbitaria percorsa dal nervo frontale interno e dall’arteria frontale interna. La parete inferiore (o pavimento), concava anch’essa, è costituita dalla faccia superiore del mascellare, dalla faccia orbitale dello zigomatico e dal processo frontale dell’osso palatino. Sottilissima, questa parete separa la cavità orbitaria dal seno mascellare e presenta il solco, il canale e il foro infraorbitari percorsi dal nervo e dai vasi omonimi. La parete mediale (o interna) è costituita dal processo frontale del mascellare, dall’osso lacrimale, dalla lamina papiracea dell’etmoide e dalla parte anteriore della faccia laterale del corpo dello sfenoide. La parete laterale (o esterna) è formata dalla lamina orbitale dello zigomatico, dalla porzione orbitale del frontale e dalla grande ala dello sfenoide; questa parete, che è anche la più spessa e resistente, è in rapporto con la fossa temporale esterna e, posteriormente, con la fossa cranica media: essa è separata dal tetto attraverso la fessura sfenoidale e dal pavimento attraverso la fessura sfeno-mascellare. L’orbita non è una cavità chiusa, ma comunica con le regioni adiacenti attraverso numerosi orifizi che danno passaggio a nervi e vasi. Di questi i principali sono: la fessura orbitaria superiore, collocata tra la grande ala dello sfenoide infero- lateralmente e la piccola ala supero- medialmente, offre il passaggio, al III, al IV e al VI nervo cranico, alla branca oftalmica del V n.c e alla vena oftalmica superiore, la fessura orbitaria inferiore che separa la fossa pterigo-mascellare dall’orbita dà passaggio alla seconda branca del V n.c e alla vena oftalmica inferiore, il canale ottico, formato interamente dalle radici della piccola ala dello sfenoide, dà passaggio al nervo ottico e all’arteria oftalmica. La cavità orbitaria, le cui pareti sono rivestite dalla periorbita, è divisa in senso frontale da una membrana trasversale disposta a guisa di sipario (fascia di Tenon) in una loggia anteriore, più piccola e una posteriore, più grande. La prima, o loggia prefasciale, accoglie il bulbo oculare; la seconda (retro fasciale) isola completamente il bulbo dalle pareti dell’orbita avvolgendolo sia cranialmente che caudalmente, ai lati e posteriormente. E’ riempita da tessuto adiposo (corpo adiposo) contenente i muscoli estrinseci (i quattro retti, i due obliqui e dall’elevatore della palpebra superiore ) che sorgono tutti da un unico tendine (anello di Zinn ) situato profondamente attorno al foro ottico e dalle numerose strutture vascolo nervose già citate.

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